Per un’opera che scompare, continuando a vivere (la Stanza di Barca d’Oro), un’altra nasce in un luogo diverso e lontano sottolineando l’eternità di un percorso creativo. Con questo spirito l’Associazione Fiumara d’Arte intende testimoniare il ciclo dell’arte e della sua immortalità. Così, sabato 17 giugno 2000, ai Mercati Generali di Catania, la barca di Nagasawa si moltiplica non più capovolta. Nello specchio d’acqua accanto al ritrovo etneo, che alla movida unisce una grande apertura per le nuove forme di espressione artistica, nasce (e in un certo senso rinasce) l’opera dell’artista: tante barche di Nagasawa galleggiano cullate dall’acqua, questa volta visibili a tutti. In un dinamico equilibrio tra esterno e interno, spiazzando la percezione con l’inganno visivo, le tante presenze oscillanti sull’acqua si accendono nella sera per testimoniare la continuità di un percorso creativo. Antonio Presti e la Fondazione Fiumara d’Arte hanno infatti scelto Catania come nuova casa che riesce a superare il senso e il segno del tempo.