La semina spirituale
vuole come raccolto
sempre una nuova semina
da consegnare alle
generazioni future.
L’intuizione di Fiumara d’Arte nasce nel 1982 quando Antonio Presti, interrotti gli studi di ingegneria per l’improvvisa morte del padre e tornato a Tusa a dirigere il cementificio paterno, si rivolge allo scultore Pietro Consagra per dedicare un monumento alla sua memoria. L’idea del futuro mecenate, che già collezionava opere di arte contemporanea, è di collocarlo alla foce della fiumara, un paesaggio caro della sua infanzia. L’opera che prenderà il titolo La materia poteva non esserci diventa la pietra angolare di un progetto più ampio: dare vita a un parco di sculture che coniughi il linguaggio contemporaneo all’aspra bellezza dei luoghi.
Fin da subito Presti immagina di donare le opere alla collettività, un dono che gli è costato numerosi processi per appropriazione indebita e abusivismo edilizio, tutti conclusi in un nulla di fatto. Infatti, dal 2006 la Legge Regionale, dal titolo Valorizzazione turistica-Fruizione e conservazione opere di Fiumara d’Arte, promuove la salvaguardia e la promozione delle opere e del percorso in quanto patrimonio appartenente all’intera Sicilia.
Alla Fondazione Antoni Presti si deve uno dei patrimoni di arte contemporanea più importanti del nostro paese, un ruolo riconosciuto a livello nazionale ed internazionale.
Il messaggio del suo fondatore e tutta l’opera della Fondazione rappresentano una semina che vuole ripetersi per le stagioni e le generazioni future, nel segno della bellezza e di una ricerca spirituale contrassegnata da una profonda volontà civile ed etica.
Fiumara d'Arte
Mecenate, ideatore e Presidente della Fondazione, Antonio Presti è un siciliano che ha deciso di dedicare tutto se stesso per far trionfare l’arte in tutte le sue forme. Presti crede fermamente che l’opera d’arte non sia soltanto materia ma anche e soprattutto uno strumento per trasmettere un messaggio di “devozione alla bellezza”.
Ispirato dalla Grecia classica di Aristotele, Antonio Presti da 40 anni promuove una nuova politica dell’essere. Il suo sogno coniuga etica ed estetica; il suo grande impegno civile è un messaggio al mondo dell’arte, agli intellettuali, agli artisti e ai giovani a cui suggerisce un nuovo percorso pubblico e sociale, fuori dalle trappole dell’ego e del facile arricchimento. La cultura, in questo senso, è strumento essenzialmente politico: la volontà di un’Arte mai protagonista di un’estetica dell’apparire, ma azione dal valore universale che innesta una nuova visione della vita sociale.
La nascita della Fondazione coincide con l’inaugurazione della scultura di Pietro Consagra, La materia poteva non esserci, il 12 ottobre 1986. Parte da qui la realizzazione di un progetto che nel corso di 20 anni ha visto la realizzazione di ben 9 grandi opere di land art, la prima di una serie di azioni promosse come contributo alla costruzione dell’identità e della memoria culturale del territorio, opposta alle dinamiche mafiose e al malaffare politico.
Nel 1991 nasce a Castel di Tusa l’albergo-museo Atelier sul Mare, un centro culturale che si propone come un’agenzia educativa e crocevia per artisti, viaggiatori e amanti della cultura. Un’esperienza sensoriale, una struttura con le sue stanze ridisegnate in chiave personale da maestri dell’arte contemporanea.
Alla fine degli anni ‘90 Presti si dedica ad un progetto di ricostruzione dell’identità di un paesaggio urbano attraverso l’arte. Oggetto del suo impegno è il quartiere di Librino, nella profonda periferia di Catania. Innumerevoli sono stati gli interventi nelle scuole e con tutta la comunità di abitanti del quartiere, attraverso cui la Fondazione ha concretizzato il proprio impegno.
Dopo il fortunato appuntamento con il G37 della Poesia, organizzato nel maggio del 2017, la Fondazione ha proseguito il suo progetto di risanamento dell’area del comprensorio jonico-etneo. Etna è il progetto in corso della Fondazione: azioni che divengono simboli di una rinascita civile e culturale che pone al centro la Sicilia contemporanea, per parlare al mondo attraverso la bellezza.
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