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Su barca di carta m'imbarco

Maria Lai - 1992
Lai

Su barca di carta m'imbarco

É un affascinante viaggio che dalle profondità degli abissi conduce verso l’infinito dello spazio cosmico, quello creato da Maria Lai in questa stanza.

L’acqua è elemento predominante, liquido vitale dove si muovono pesci colorati, alghe e altri organismi marini che affollano le pareti del bagno, dove l’artista ha reinventato, decorandoli, il rivestimento e i sanitari in ceramica. Il soffitto è una lastra di vetro che evoca la superficie marina.

Emergendo da quel mare, il fruitore approda in un altro spazio che l’artista ha voluto dedicare alle due isole del Mediterraneo, la Sicilia e la Sardegna (quest’ultima sua terra natia), evocate rispettivamente dal blu e dal nero. Il fruitore, abbandonandosi sul letto-isola, può ammirare le costellazioni immaginarie che si specchiano nel copriletto e le stelle, piccoli elementi riflettenti. Nella profondità del blu-nero delle pareti spiccano sciami di stelle e un sole creato da un groviglio di fili metallici, che è luce ma anche principio, caos da cui è nata la materia.

L’illuminazione molto studiata e i colori intensi contribuiscono a creare un’atmosfera sospesa tra mare e terra, tra luce e ombra. Sintesi e punto focale dell’insieme è la pietra spaccata che racchiude in sé il silenzio e il mistero di queste due terre. Una notte per ritrovare in quel buio la luce di una stella, “sfuggendo per un attimo al mondo della divisione ed entrando nel mondo dell’unità dove una cosa, una creatura dice all’altra: Questo sei tu”. (Antonio Presti)