La luce è stata al centro dell’evento che la Fondazione Antonio Presti ha ideato per il solstizio d’inverno, giorno in cui il sole raggiunge lo Zenit ai Tropici e nel nostro emisfero, quello boreale, si registra la giornata più corta dell’anno. Nel 2012 questo giorno coincide con la profezia dei Maya, secondo la quale il 21 dicembre sarebbe prevista la “fine del mondo”. In un momento in cui l’umanità sembra attendere la fine senza speranza, la Fondazione ha voluto invece affermare l’eventualità della fine di “un” mondo, la fine di un approccio consumistico e spersonalizzante alla vita; la fine di quel mondo in cui prevalgono i beni materiali e in cui si mortificano i sentimenti in nome di una presunta supremazia della ragione. Dalla fine al principio: la luce come elemento spirituale di energia nuova e pura, linfa vitale che rischiara gli animi. Questo è il senso del Rito della luce – Solstizio d’inverno: una risposta spirituale volta a un futuro di condivisione e conoscenza che, partendo proprio dai più giovani abitanti di Librino, quartiere difficile di Catania, ma anche da tutta la città, possa assumere un valore universale per i bambini di tutto il mondo. Attraverso il lavoro svolto negli ultimi dodici anni a Librino, la Fondazione ha vissuto e condiviso le problematiche del quartiere catanese. Una periferia come tante altre in Italia e nel mondo; un “non luogo” dominato da grandi complessi condominiali e fiumi di cemento, lontano dal centro vitale della città.
Librino è esempio e simbolo di una cultura che non dà voce e volto a quelli che considera “ultimi”, dimenticati e abbandonati al loro destino. Consapevole della distanza tra periferia e centralità, tra emarginazione e coinvolgimento, la Fondazione vuole dialogare e tentare di riallacciare un legame, forse mai nato, tra mondi distanti, donando valori spirituali anche e soprattutto attraverso la realizzazione di opere d’arte.
Come La Porta della Bellezza, inaugurata nel 2009: un impegno culturale che ha trovato il suo senso e il suo valore nella condivisione tra duemila mamme, duemila bambini e i più grandi poeti, scrittori e scultori che hanno donato il loro talento e il loro genio alla realizzazione di un’opera monumentale in terracotta, oggi simbolo della rinascita civile e spirituale del quartiere.
Il Rito della Luce si rivolge ai più giovani, probabilmente sfiduciati, scoraggiati dal clima creatosi a seguito della crisi economica, dalla mancanza di lavoro, dallo spread e, non per ultima, dalla fine del mondo.
Per tutte le persone coinvolte nell’evento, non è la fine ma l’inizio di una nuova epoca in cui il valore spirituale, quello della conoscenza e della cultura, vinceranno sul buio del consumismo, sulla caduta dei valori etici e morali. In fondo la bellezza è una forza spirituale che ci spinge a una continua interrogazione sulla funzione delle cose.
La bellezza è una categoria morale oltre che filosofica, che si occupa di progettare il futuro; anzi è futuro allo stato nascente. Il solstizio d’inverno è dunque un’occasione unica per ribadire che bisogna guardare oltre e andare verso una nuova vita. Il Rito della Luce è un viaggio di suggestioni e immagini organizzato all’interno di una scuola del quartiere Librino, l’Istituto comprensivo Campanella Sturzo, luogo etico innalzato a “tempio della conoscenza”.
La crisi attuale coinvolge inevitabilmente la scuola pubblica, svilita eticamente, privata dei fondi necessari, snaturata dal precariato che demotiva i lavoratori del settore. Quello a cui assistiamo oggi è un processo che ha un’origine lontana, almeno di qualche decennio, quando i luoghi della cultura sono stati consegnati alconsumismo, all’egemonia delle multinazionali e della globalizzazione. Siamo ormai alla conclusione di un processo di demolizione culturale che ha colpito gravemente la scuola pubblica, consegnata alla dittatura di una educazione di massa che produce solo mediocrità, incapace di progettare futuro. Antonio Presti crede sia arrivato il momento di innalzare la scuola a “Tempio della conoscenza”. Non più – o quantomeno non solo – luogo istituzionale di formazione collettiva e culturale, ma luogo etico in cui i cittadini si possano nutrire dei fondamentali valori di conoscenza.
Gli uomini, infatti, attraverso la conoscenza si elevano verso l’universale e solo così possono affrontare senza paura ogni difficoltà. Il Rito della Luce si propone di riformulare un nuovo atto di devozione alla sacralità della scuola, innalzandola a luogo centrale della società. La scuola ritorna ad essere il luogo in cui si sviluppa la coscienza critica, un luogo sacro e inviolabile in cui si formano, anche spiritualmente, i cittadini di domani: coraggiosi, liberi, politicamente onesti e responsabili, perché è qui che i giovani devono imparare ad affrontare la grande avventura della vita.
La Poesia è la grande protagonista del Rito della Luce donata dai più importanti poeti contemporanei, nazionali e siciliani. Per dare maggior valore e forza all’esperienza ciclica che sta alla base della ritualità, si è deciso di investire ancora una volta in progetti culturali di eccellenza, incentrati sullo studio della poesia; progetti che coinvolgono tutti gli studenti delle scuole in una lunga semina di bellezza, preludio e preparazione al Rito della Luce.
Durante le notti del Rito gli studenti hanno letto i loro versi più belli, insieme a quelli dei grandi poeti, intermediari di questa universale Offerta della parola. L’obiettivo del progetto è quello di manifestare il valore etico della parola poetica, capace di rinominare il mondo in tutte le sue sfumature.
In occasione del Rito, sono stati realizzati numerosi mandala dagli artisti, dalle associazioni di volontariato e da migliaia di studenti delle scuole di Catania. Attraverso la costanza del bianco su bianco, colore di luce e purezza interiore, i mandala saranno emblema di una forza rinnovatrice. Sono numerosi i musicisti e i performer che, accogliendo l’invito della Fiumara d’Arte, ne hanno condiviso il pensiero e hanno deciso di prendere parte al Rito della Luce con danze, canti celebrativi e sonorità universali, prestando la loro opera a titolo gratuito.
All’evento hanno aderito alcune tra le più importati realtà artistiche siciliane, che hanno sentito forte l’esigenza di preservare e consegnare alle nuove generazioni la conoscenza. I suoni e i movimenti ispirati all’energia della luce hanno accompagnato il visitatore e lo hanno reso partecipe del Rito, guidandolo in una ricerca sonora e percettiva di bellezza con spirito volto all’ascolto.
Le scuole
Liceo scientifico e linguistico Boggio Lera, Istituto comprensivo Campanella Sturzo, Istituto tecnico industriale Stanislao Cannizzaro, Istituto comprensivo Caronda, Istituto paritario assistenziale Cirino La Rosa, Istituto comprensivo Coppola, Istituto comprensivo F. De Roberto, Istituto comprensivo D’Annunzio Don Milani; Istituto comprensivo Deledda, Istituto comprensivo Dusmet, Liceo artistico Emilio Greco, Istituto professionale industria e artigianato Enrico Fermi, Istituto comprensivo Martoglio Biscari, Istituto comprensivo Mascagni, Istituto comprensivo Parini, Istituto comprensivo San Giovanni Bosco, Istituto comprensivo San Giorgio, Istituto comprensivo Sante Giuffrida, Liceo Turrisi Colonna, Istituto comprensivo Verga.
I Poeti
Cinzia Accetta; Sebastiano Adernò; Antonella Anedda; Saragei Antonini; Maria Attanasio; Francesco Balsamo; Dina Basso; Angela Bonanno; Sebastiano Burgaretta; Giuseppe Calcagno; Maria Gabriella Canfarelli; Luigi Carotenuto; Giuseppe Carracchia; Giuseppe Condorelli; Sergio Costa; Giampaolo De Pietro; Enrico De Lea; Claudia Distefano; Giovanni Fontana; Vincenzo Galvagno; Mariangela Gualtieri; Biagio Guerrera; Paolo Gulfi; Antonio Lanza; Stefania Licciardello; Paolo Lisi; Luciano Mazziotta; Josephine Pace; Giovanni Parentignoti; Renato Pennisi; Alessandro Puglisi; Margherita Rimi; Piero Ristagno; Pietro Russo; Ignazio Sauro; Biagio Salmeri; Angelo Santangelo; Angelo Scandurra; Luigi Taibbi; Emiliano Zappalà.
Le Associazioni
Asd Tersicore; Associazione Ashram Multikulti Catania e Orhan Işık, partecipazione nell’ambito delle attività interculturali promosse dal progetto di volontariato europeo “Kite Festivals” (Uçurtma Bayramları); Centro Internazionale di Danza Dietro le Quinte; Cooperativa sociale Papa Giovanni Paolo II – Coro Magico; Federazione Mediterranea Yoga; Gruppo Scout Agesci Catania 18; H2O; Misericordia; Moschea di Catania; Multikulti; Neon Teatro con Giuseppe Calcagno, Monica Felloni, Patrizia Fichera , Afina Fresta, Stefania Licciardello, Andrea Nucifora, Manuela Partanni, Giuseppe Ristagno e la Compagnia “Bagnati di Luna” dell’Aipd Catania, Antonio Bruno del gruppo vocale Ach-tura, con la partecipazione del poeta e critico letterario Alessandro Di Prima; Organizzazione di volontariato Mettiamoci in Gioco; Palestra Royal Dance; Protezione Civile; Taglio e cucito; Terre Forti; Vip.
Gli Artisti
Abadir Accademia di Belle Arti e Gianluca Lombardo; Accademia di Belle Arti Catania; Karim Alishahi; Claudio Arezzo di Trifiletti; Chiara Arrigo; Gaspare Balsamo; Palmina Barbagallo; Salvo Barbagallo; Paolo Capizzi; Gabriele Cutispoto; I danzatori Alice Billò, Silvia Bologna, Giulia Carroccio, Giuseppe Caruso, Maura Celeste, Dafne Ciccola, Serena D’Agati, Filippo Domini, Jessica Eirardo Enes, Carmen Fugallo, Verdiana Grosso, Firat Kurum, Alessia Lianzi, Silvia Oteri, Irene Panzera, Giovanna Perdichizzi, Rossella Pilo, Adriano Popolo Rubbio, Anna Resta, Cristina Romano, Eva Schifano, Luigi Vilotta sulle coreografie di Enrico Musmeci; Coro Doulce Memoire diretto da Bruna D’Amico; Coro Freedom diretto da Nino Faro; Coro Imago Vocis diretto da Padre Salvatore Resca; Coro Istituto Sant’Orsola diretto da Alessandra Toscano; Coro Milleregretz diretto da Salvo Pappalardo Davide Corrao; Patrizia D’Antona; Ottavio D’Urso; Jalì Diabate; Giulia Di Natale; Elena Guarino; Ensamble Calamus diretto da Carmelo Dell’Acqua; Ensamble di Arpe Scuola media Biscari Martoglio e Martina Cucinotta; Gesti di Guglielmo Ferro con gli attori Francesco Maria Attardi, Anna Maria Raccuglia e Aldo Toscano; Gruppo DanzaAteliers di Acireale, coreografie Carmen Russo ed Enrico Musmeci; Laboratorio di Arte drammatica del Teatro del Molo2 diretto da Gioacchino Palumbo; Savì Manna; Claudio Montaudo; Morgana Ensamble diretto da Angela Minuta; Daniela Orlando; Melania Panarello; Claudio Patané; Emanuela Pistone e Khar Seck – Associazione Isola Qùassud; Andrea Salomon; Marco Selvaggio; Sicula Butoh di Valeria Geremia; Enrico Sorbello; Riccardo Angelo Strano; Teatro Manomagia; Teatro Massimo Bellini di Catania; Teatro Stabile di Catania; Toy Piano Riccardo Insolia e Andrea A. Maccarrone voce recitante; Stefano Zorzanello.
Catania e i suoi cittadini hanno condiviso il Rito della Luce -Solstizio d’inverno: il Popolo della Bellezza. Più di 50.000 persone hanno partecipato all’evento organizzato dalla Fondazione Fiumara d’Arte al liceo Boggio Lera di Catania: il pellegrinaggio della cultura, un viaggio emozionale che ha segnato il trionfo della luce e del sapere.
Per quattro giorni l’arte ha manifestato la sua straordinaria forza ri-generatrice. La scuola è diventata Tempio di conoscenza, luogo che ha accolto ogni forma artistica come conoscenza condivisa, come conoscenza tutelata. Un omaggio alle nuove generazioni, un dono che arriva dai bambini di Librino che l’hanno vissuto in prima persona lo scorso anno e che quest’anno lo hanno consegnato con generosità alla città.
Ogni spazio dell’antica struttura scolastica è diventato luogo creativo, evocativo ed emozionale, protetto da 10.000 studenti di 50 scuole di ogni ordine e grado di Catania e provincia, celebrato da oltre 500 artisti che a titolo gratuito e con partecipazione di cuore e di pensiero hanno condiviso questo percorso di cultura. Con il Rito della Luce Antonio Presti ha rivoluzionato il senso e il concetto di “opera”, elevando l’accezione del termine verso la “ri-generazione” della condizione umana secondo una relazione imprescindibile: “conoscenza e cultura rappresentano la luce e occorre operare affinché, da qualunque prospettiva, quest’ultima trionfi sul buio”.
I suoni e i movimenti ispirati all’energia della luce hanno accompagnato il visitatore rendendolo protagonista del Rito, guidandolo in una ricerca sonora e percettiva di bellezza con spirito volto “all’ascolto”: una sorta di cammino spirituale, segnato dal candore di tre chilometri di tulle e da oltre 20.000 candele.
Durante le quattro notti del Rito gli studenti hanno letto i loro versi più belli, quelli che loro stessi hanno composto in dialetto, in lingua italiana o in lingua straniera, insieme a quelli dei grandi poeti, locali e nazionali, intermediari di questa universale Offerta della parola. I giovani sono stati coinvolti in un percorso di crescita etica e civile attraverso il linguaggio della Poesia, unica parola pura che nel mondo contemporaneo si è sottratta alla mercificazione e alla speculazione. Il pubblico numeroso che è arrivato al Rito era il Popolo della Bellezza, un popolo che, soprattutto in questo momento della società contemporanea, chiede e ha bisogno di Conoscenza. Voglio quindi ringraziare questo Popolo e come augurio per le prossime feste di Natale vorrei dire: Fate della Luce la linfa del cuore”.
Artisti
Aldo Traverso, Alessandra Costanzo, Angelo Di Guardo, Annalusi Rapicavoli, Angelo Sturiale, Antonella Furian, Antonella Nieri, Antonio Smiriglia, Antonio Reina, Antonio Trotta, Aurora Grasso, Carmela Buffa Calleo, Claudio Montaudo, Cristina Cardillo, Daniela Bentivoglio, Dario Alberghina, Domenico Trischitta, Gisella Calì, Elena Guarino, Eleonora Bonincontro, Emanuele Puglia, Enrico Sorbello, Enrico Manna, Enzo Salanitro, Ersilia Saverino, Eugenio Randazzo, Ezio Noto, Filippo De Mariano, Francesca Ferro, Francesco Amico, Francesco Bonacci, Gabriele Cutispoto, Gaspare Balsamo, Ginevra Gilli, Giulia Di Natale, Giuseppe Guzzone, Giuseppe Livio, Giuseppe Torrisi, Heidrun Adriana Bomke, Isabella Arnauld, Karel, Karim Alishahi, Katia Vitale, Jo Jarratana, Jolanda Mariella, Laura De Palma, Laura Rapicavoli, Leonardo Cumbo, Liborio Natali, Lina Passeri, Luca Recupero, Manola Micalizzi, Maria Luisa Sacco, Mario Bajardi, Marta Santuccio, Massimo Vasta, Michele Russo, Nanni Cicatello, Nicola Alberto Orofino, Paolo Capizzi, Luca Capizzi, Palmina Barbagallo, Raffaele Schiavo, Raimondo Vecchio, Laura Lombardo, Renato Miritello, Rita Marta Massaro, Roberto Geloso, Salvo Barbagallo, Samyr Guarrera, Sissi Artuso, Stefania Di Vita, Stefano Spoto, Turi Marchese, Valentina Costa, Verdiana Pinto, Vitalba Andrea
Cori
Ensamble di Arpe e Flauti Scuola media Biscari Martoglio; Ensamble Calamus dir. Carmelo Dell’Acqua; Doulce Memoire dir. Bruna D’Amico; Freedom dir. Nino Faro; Imago Vocis dir. Padre Salvatore Resca; Milleregretz dir. Salvo Pappalardo; Libere Dissonanze dir. Bruna d’Amico; Morgana Ensamble dir. Angela Minuta; Orchestra Valdese, dir Angelo Litrico; Associazione Corale Stesicorea pres. Dott.ssa M.Figura dir. Rosario Francesco Minuta
Danza
“Tangue, la lingua del Tango” Marta Limoli e l’Academia Projecto Tango; Sara e le donne di Ararat, Arte e movimento di Elisa e Valentina Laviano; Asd DM Artsport di Domenico Mobilia; Centro Studio Danza di Cecilia Guzzardi; Danz’Art di Alessandra Ambra; Gruppo Danza Ateliers Acireale: Agata Pennisi, Carmen Russo, Enrico Musmeci; Dietro le quinte di Piero Ferlito e Maki Nishida; Nuova Prospettiva Danza di Gabriella Leone; Royal Dance G.M. di Giovanna Malvuccio
Paesaggisti
“Centri” Paolo Fisicaro, Angelo Grasso; “Expirience” Gabriella Panarello Simona Nicolosi Francesco Anfuso Massimiliano Di Benebetto; “Iconemi” Lara Riguccio, Laura Carullo; “WiSE Architettura” Teresa Arrabito, Laura Cassarà, Maurizio Caudullo, Sebastiano D’Urso, Emanuele Forzese, Grazia Nicolosi
Poeti
Alessandro Puglisi; Angelo Santangelo; Antonio Lanza; Biagio Guerrera; Biagio Salmeri; Cinzia Accetta; Claudia Distefano; Emiliano Zappalà; Enrico De Lea; Enza Scuderi; Francesca Taibbi; Francesco Balsamo; Francesco Margani; Giovanni Parentignoti; Giuseppe Condorelli; Grazia Calanna; Ignazio Sauro; Josephine Pace; Luigi Carotenuto; Luigi Taibbi; Margherita Rimi; Maria Attanasio; Maria Gabriella Canfarelli; Paolo Gulfi; Paolo Lisi; Pietro Russo; Raffaele Gueli; Riccardo Costa Lunga; Rita Caramma; Rita Marta Massaro; Salvatore Randazzo; Salvatore Solarino; Santina Lazzara; Sebastiano Adernò; Sebastiano Burgaretta; Sebastiano Patanè; Turi Marchese; Vincenzo Galvagno.
Scuole
Liceo Boggio Lera; Istituto Comprensivo Campanella Sturzo; Istituto Educativo Assistenziale Cirino La Rosa; Istituto Comprensivo Coppola-De Sanctis; Scuola Secondaria Di Primo Grado Dante Alighieri; Istituto Di Istruzione Secondaria Superiore Giuseppe De Felice Giuffrida – Adriano Olivetti; Istituto Comprensivo Deledda; Istituto Comprensivo Diaz-Manzoni; Ipsiaf Fermi-Eredia; Istituto; 1° Istituto Comprensivo Fabrizio De Andre di Aci Sant’Antonio; Comprensivo De Roberto; Iis Ferraris di San Giovanni La Punta; Liceo Scientifico Galileo Galilei; Liceo Artistico Emilio Greco; Liceo Artistico Lazzaro; Iis Lucia Mangano; Scuola Secondaria Di Primo Grado Maiorana; Scuola Media Nino Martoglio di Belpasso; Istituto compresivo Martoglio – Biscari; Istituto Comprensivo Parini; Circolo Didattico Pizzigoni; Liceo Scientifico Principe Umberto; Istituto Comprensivo San Domenico Savio; Istituto Comprensivo San Giorgio; Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco; Circolo Didattico Sante Giuffrida; Istituto Comprensivo Vitaliano Brancati
Associazioni e gruppi
Allievi della scuola d’arte drammatica Umberto Spadaro del Teatro Stabile; Fed. Mediterranea Yoga di Wanda Vanni; Ass.Cult. Jabal Agostino Zumbo, Melina Zumbo, Raffaella Bella, Stefania Sgroi; F.I.T.A. Santi Consoli Teatro Zig Zag Filippo Aricò; NatiASud, Sfumature d’Arte, Melko Van Kaster, Rene’ Miri, Silvia Puglisi, Mara Diop, Sylvia Sánchez Ogayar, Flamencole, Giambattista Maria Rosso, Massimo Martines Ciaudà, Pippo Barrile, Giana Guaiana, Denis D’Ignoti, Alfio Patti, Alessandro Giuliana, Oriana Civile, Valeria Giordano, Luana Malara, Adriana Harej, Martina Villari; Associazione culturale Pasto Collettivo Miriam Pace, Alessandro Iudici, Innocenzo Carbone, Emanuele, Guzzardi; Sicula Butoh di Valeria Geremia con Adriana Caputo, Alessandro Motta e Gianpaolo De Pietro, Dario Tricomi; Laboratorio Di Recitazione “La Posada” di Lucia Sardo e Marcello Cappelli con Ginevra Cicatello, Agnese Fazio, Salvatore Monastra, Agnese Fallica, Isabella Coppola, Carmelo Basile, Miriam Lo Pumo, Aline Giordana; Italian brass quintet Adriano Conti, Davide Pennisi, Damiano Palazzolo, Emanuele Privitera; Ass. Marranzatomo “Damu vuci alla Sicilia” Antonino Magrì, Francesco Sciuto, Rosetta Di Bella, Lia Mauceri, Gaetano Petralia, Sara Celano, Costanzo Isaia, Rosanna Di Benedetto; Gruppo Teatro La Metamorfosi “Poesia è Luce” Giannella d’Izzia, Marilisa Vergopia, Barbara Corso; Laboratorio di arte drammatica del Teatro del Molo 2 di Gioacchino Palumbo “Io lo domando alle parole che restano” Claudia Cappuccio, Paolo Giorelli, Federica Lanza, Daniela Liotta, Gabriele Tringali; L’associazione Isola Quassùd di Emanuela Pistone con Jali Diabate, Roberto Fuzio, Cinzia Caminiti; “Life is beautiful” di Emanuela Pistone, Mustafa Abdelkarim, Yrghalem Teferi Abraha, Onno Ashraf, Roberto Fuzio, Baye Gaye, Badou Gueye, Mansour Gueye, Rufieliyn Gravador, Istiaq Roman, Emanuela Greco, Nusrat Kabita, Fetah Mohamed, Mahmudunnabi Murad, Emanuela Pistone, Maria Sanfilippo, Salman Sarfaz; “Musiche di parole”di Riccardo Insolia, Roberto Fuzio, e Cinzia Caminiti con Mustafa Nagi, Ahmed M.Mustafa, Ahmed M.Abdelmaqsur, Ernest Yuoman, Malak Yonan, Mithat Mounir, Apon Ahmed e la II EL di Maria Scalogna; ABA di Daniela Orlando e Umberto Naso con Magda Alosi, Alice Baffiera, Danilo Cantaro, Eleonora De Vita, Valeria Jusy Fichera, Alessandra Garofalo, Silvia Grigoli, Giuliano Lo Faro, Davide Maria, Fabio Marroncelli, Elisa Mililli, Martina Panebianco, Carmelo Eliano Pappalardo, Lucia Pisana, Gabriele Pizzuto, Angela Raimondo, Anna Jana Recke, Erika Salamone, Samyr Guarrera, Martina Scicali, Stefania Zannoni; Snoq Catania e alcune donne delle Voltapagina con Marina La Farina, Ada Mollica, Rita Palidda, Clotile Pecora, Carla Puglisi, Noemi Saggioli; Intercultura (AFS Intercultural Programs) e (EFIL European Federation for Intercultural Learning), dir Anna Maria D’Alberti Simili, resp Daniela Spampinato, resp Gabriele La Spina, resp rito Paola Pazzaglia; I.P.A.B. Oasi Cristo Re con Antonino Grasso, Mouhamed Fathalla, Mahmoud Moumamed, Wagdi Abdou, Mehamed Agha, Mohamed Mostafa; Cooperativa Sociale ONLUS Segni di integrazione Antonio Cannata, Giusy Pappalardo Gangemi, Roberta Giordano, Francesco Grasso, Antonella Biondi, Carlotta Grasso, Santa Russo, Giovanni Villafranca, Umberto Graziano Coco, Dario Salvatore Longo; Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni Gianluca Rapisarda, Rosita Distefano; Viagrande Studios di Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro con Giuseppe Guglielmo Caliri, Nicolò Cappello, Santo Giranio, Valeria Medici, Cristiana Santaera; “Dal silenzio” di Donatella Capraro, Riccardo Insolia, Andrea Lapi, Salvo Piro, Pamela Toscano, Filippo Velardita con Marta Allegra, Massimiliano Carastro, Carlo Genova, Giovanni Mascena, Giulia Mongelli, Valerio Severino, Sebastiano Sicurezza, Alessandro Spalla, Serena Drago, Enrico Luca; “Labirinti”, “Quattro racconti di Michael Ende” Ingresso Libero di Salvo Piro con Yvonne Guglielmino, Alberto Mica, Viviana Militello, Carmelo Motta, Clio Scira Saccà e Giulio Nicolosi; “I sensi della Luna” di Daniela Costa con Maria De Francesco, Mirko Allegra, Alessia Gabriella, Jessica Formisano, Sebastiano Ferraro, Carmen Roberta Mannino, Valentina Cannone, Marco Damigella, Valentina Signorello, Marilena Prestipino, Daniele Renda; Toy Piano Riccardo Insolia, Andrea A. Maccarrone; “E siamo luce” di Marco Russo Di Chiara, con Sonia Burgarello, Giancarlo Latina e Alessandro Librio; “La Stanza del Faro Bianco” di Angelo Cigolindo e Sebastiano Cucè, Rossella Caporale, Anna Tomarchio con Norma Giuca e Sergio Caragliano; Claudia Barcellona “Oltre” Aurora Grasso; Talità Kum di Giuliana Gianino
Con il Rito della Luce la Fondazione Fiumara d’Arte si rivolge ancora una volta ai più giovani, probabilmente sfiduciati, scoraggiati dal clima creatosi a seguito della crisi economica, dalla mancanza di lavoro, dallo spread e, non per ultima, dalla fine del mondo. Per loro si organizza Il Rito della Luce, perché per tutte le persone coinvolte nell’evento, il 18,19, 20 e 21 dicembre non segnano la fine ma l’inizio di una nuova epoca in cui il valore spirituale, quello della conoscenza e della cultura, vinceranno sul buio del consumismo, sulla caduta dei valori etici e morali. In fondo la bellezza è una forza spirituale che ci spinge a una continua interrogazione sulla funzione delle cose. La bellezza è una categoria morale oltre che filosofica, che si occupa di progettare il futuro; anzi è futuro allo stato nascente. Il solstizio d’inverno è stato dunque un’occasione unica per ribadire che bisogna guardare oltre e andare verso una nuova vita. Il Rito della Luce è stato un viaggio di suggestioni e immagini organizzato non più nella periferia ma nel cuore della città, un centro anch’esso abbandonato all’incuria e all’indifferenza. Quel viaggio della bellezza, intesa come momento essenziale di elevazione dalle semplici passioni umane, iniziato a librino prosegue verso il centro della città di Catania. Era necessario, dopo tanti e fruttuosi anni di lavoro con i bambini, poter vedere gli sviluppi di tale semina in quelli che saranno a breve uomini di una modernità oggi più che mai bisognoso di valori e bellezza. La luce, elemento simbolo della conoscenza, dell’archè, di molte religioni e filosofie, elemento vitale per il benessere dell’anima e del corpo, diventa occasione di incontro, di condivisione.
I ragazzi dei licei sono stati disponibili al confronto con i loro coetanei sui temi che toccano i valori dell’anima attraverso il nobile strumento dell’arte interagendo con i più piccoli, con quei bambini rimasti i soli in grado di “meravigliarsi” di fronte al mondo.
Echi e simbologie cosmiche, che richiamano l’energia dei quattro elementi naturali, hanno fatto da cornice a un percorso di suggestioni e immagini che si è concluso col Solstizio d’inverno boreale (21 dicembre), il giorno più corto dell’anno, in cui il sole raggiunge lo Zenit ai Tropici: «La luce, elemento simbolo della conoscenza, dell’archè, di molte religioni e filosofie, elemento vitale per il benessere e per l’anima diventa occasione d’incontro e di condivisione – sottolinea Presti, ambasciatore di bellezza e conoscenza – La luce purifica, rinnova e rigenera l’animo: questo evento, che vogliamo istituzionalizzare e consegnare alla città di Catania, vuole segnare l’inizio di una nuova epoca in cui i valori spirituali vincono sul buio del consumismo e sulla perdita dell’etica e della moralità».
Al centro di questo sistema, che si frappone alla crisi ideologica, alla globalizzazione e al capitalismo imperante, c’è stata la scuola, innalzata a “tempio della cultura”, agente di socializzazione e luogo centrale della società, in cui nutrirsi dei valori fondamentali della conoscenza.
Dopo il successo degli anni precedenti, che ha registrato la presenza di oltre 50mila partecipanti, l’appello alla città si rinnova con maggiore enfasi: «Chiediamo ai cittadini e alle istituzioni partecipazione e condivisione – continua il presidente di Fiumara d’Arte – vogliamo che il rito diventi un momento di tutti; una presa di coscienza; una strada di bellezza, intesa come momento essenziale di elevazione dalle semplici passioni umane. Per questo chiediamo agli artisti di aderire numerosi all’iniziativa, partecipando alle selezioni del Rito della luce, per potenziare e moltiplicare i messaggi rivolti ai giovani e alla città».
Il Rito della Luce, che ha avuto la sua genesi a Librino – dove la Fondazione opera da 15 anni – vuole dunque essere “una centrifuga spirituale ed emozionale”, proprio per questo si svolgerà nel cuore della città: tra San Berillo e la Civita, in una zona dove s’incrociano diverse etnie nel nome dell’integrazione. In occasione dell’evento sono stati realizzati numerosi mandala, bianco su bianco, da artisti, studenti e associazioni di volontariato.
Danze, canti celebrativi e sonorità universali di musicisti e performer hanno accompagnato i visitatori durante i quattro giorni, in un invito all’ascolto attivo, civile e spirituale, per diventare protagonisti del Rito.
Questa edizione del rituale ha visto l’incanto interrompersi ad un quarto del suo percorso, lasciando sbigottiti innanzitutto i bambini di ben oltre cinquanta istituti scolastici – autori di splendidi mandala visibili purtroppo solo la prima sera – assieme a centinaia tra artisti, poeti, attori, musicisti, performer, installatori e, dulcis in fundo, persino 22 magistrati della Procura e del Tribunale Catania e 43 avvocati, impegnati nella lettura della Costituzione. Per non parlare delle migliaia di visitatori, che stando alle previsioni, quest’anno, avrebbero superato le trentamila unità.
Ma non c’è stato nulla da fare: il sogno si è infranto. Mentre si aspettava la luce è arrivato il buio. Ad un certo punto qualcuno ha deciso di bussare alla porta della scuola intimando alla dirigente scolastica del “Vespucci” che tulle e candele che ornavano le suggestive stanze arricchite d’arte e di conoscenza, e quindi di speranza, non andavano d’accordo: “E’ una questione di responsabilità. Non ci sono le condizioni affinché il Rito possa proseguire”. Questo il parere “verbale” dei Vigili del Fuoco che si abbatte come un fulmine a ciel sereno sulla manifestazione più intensa, condivisa e partecipata che la Catania dei tempi moderni ricordi. Perché, in due edizioni precedenti, svoltesi rispettivamente all’Istituto “Campanella Sturzo di Librino” e al Liceo “Boggio Lera”, nel cuore del costipatissimo centro storico cittadino, niente e nessuno aveva fatto presagire qualcosa di simile. Stessa cosa vale anche per l’edizione di quest’anno, la cui vigilia era stata vissuta in mezzo ad un’informazione costante, culminata con un’affollata conferenza stampa alla quale è intervenuto, tra gli altri, il Sindaco Enzo Bianco, detentore, in quanto tale, e fino a prova contraria, della “titolarità” della Sicurezza cittadina, nonché della “proprietà” del plesso scolastico.
Così, il pomeriggio di venerdì, secondo giorno del Rito sui quattro previsti – dal 18 al 21 Dicembre – viene vissuto con tribolazione da tutti i protagonisti. Alcuni performer decidono comunque di onorare il loro compito esibendosi all’esterno della scuola, mentre altri intrattenevano centinaia di persone che nel frattempo si addensavano agli ingressi, a porte serrate. All’interno dell’istituto, in mezzo a sei chilometri di “incolpevole” tulle che avvolgeva sculture e installazioni, bianco su bianco, sotto la luce glaciale dei neon, era tutto un girovagare frenetico di addetti ai lavori e giornalisti, in attesa di conoscere la decisione che Antonio Presti, di concerto con i dirigenti delle scuole, avrebbe preso da lì a poco. Il Rito, per qualche ora, resta sospeso ad un filo di speranza, riconducibile quantomeno all’ipotesi di qualche trasformazione o trasferimento. Ma sono solo ipotesi, perché Antonio Presti è deciso: “Il Rito non può proseguire. È sospeso”. A data e luogo da destinarsi, s’intende.
Per cui, la mission di “rigenerare valori e restituire bellezza” non si interrompe, persiste nel proprio cammino, quantunque le asperità che incontra, talvolta, inducano alla resa. Ma Antonio Presti non è tipo che molla tanto facilmente. Anzi, rilancia, chiamando a sé il ristretto numero di giornalisti rimasti fino a tarda ora. Il mecenate, padre del Rito, a dispetto delle attese, allontana subito i rancori: “Lo spirito che anima l’amare non conosce mai fine. Amo Catania, amo i catanesi e soprattutto i bambini delle scuole con i quali in questi anni abbiamo fatto un grosso lavoro di condivisione”, ha detto in premessa. Ma non tarda, come previsto, ad esternare il proprio punto di vista col consueto animo di sfida: “È finito il tempo della cultura vittima di altri poteri di sistema del nulla che si nutre di niente. La luce non si spegne, deve sempre illuminare le coscienze. Questo Rito restituisce una possibilità in quel futuro dove il pensiero può animare le nuove generazioni. Per questo può dar fastidio. Probabilmente si potevano accendere candele rispettando i vincoli – ha proseguito Presti – ma sembra strano che tutto questo sia avvenuto proprio la sera del Rito e non due o tre mesi prima, durante campagne di stampa che abbiamo portato avanti o nel corso dei rapporti istituzionali con la scuola”. Dopodiché riflette: “Mi chiedo il perché di tutto questo. Penso ai bambini e ai tantissimi artisti che avevano dato col cuore la loro disponibilità per l’evento. Una vera domanda contiene sempre una risposta, e quella che io mi sento di dare, pur provando un forte senso di delusione, è che lo spirito della bellezza è la trasformazione. Per cui il Rito non muore, si trasforma”. Ma il mecenate di Fiumara d’Arte che si è fatto apprezzare nella storia è tutto contenuto in quella che al tempo stesso è una promessa e una provocazione: “Il Rito rinascerà presto in un’altra sede. Qui vedrò di contemplare con qualche artista anche la creazione di un’opera che si consegni al fuoco come atto liberatorio, perché forse può far bene anche ai pompieri nutrirsi di un fuoco di conoscenza, visto che per loro quello delle candele è un fuoco ad alto rischio…!”
E nei suoi argomenti non poteva mancare una delle “nemiche” principali: “Ciò che è successo mi ha ferito un po’. La nostra risposta è anche politica, di quella con la P maiuscola, che quando sceglie la via della conoscenza e vuole proteggerla, fa della resistenza il suo valore di differenza. Per questo la trasformazione del Rito avverrà in un altro luogo. Eravamo cinquantamila, forse anche centomila, ma stavolta saremo l’infinito valore di essere differenza”.
Parola di Antonio Presti, uno che non si arrende mai, che ha fatto dello stupore una sua ragione di vita.
Attori
Laura Rapicavoli e Giuseppe De Luca, Giannella Loredana Dizzia, Domenico Trischitta, Walter Manfrè, Eleonora lipuma, GASPARE BALSAMO, OTTAVIO D’URSO, Claudia Barcellona, Andrea dell’Arpa, Simone di Benedetto, lucia sardo, Marcello Cappelli, Antonio Reina, Alice Sgroi, FRANCESCA FERRO, Agostino Zumbo
Musicisti
Gabriele Cutispoto, Alessio Rapicavoli, Karim Alishahi, Riccardo Insolia, Paolo Capizzi, Elena Guarino, Angela Minuta, Antonella Furian, Ginevra Gilli, Renato Miritello, Andrea Sciacca, Salvo Bonsignore, Elisa Moschella, Gianfranco Vitello, Enrico Bertazzi, Lucia Zahara, Michele Catania, Massimo Martines, Alessandro Sutera, Antonio Aiello, Verdiana Pinto, Damiana vinci, Luisa Sacco, Paolo Greco, Laura e Francesco Briganti, Mimmo Papa, Andrea Castrogiovanni, Salvo Barbagallo, Càlamus, Ignazio Sciuto, Romina Copernico, Mario Scirè, Vincenzo Adorna, Giusy Grande, Federica Fichera, Giuseppe Caracè, Andrea Dell’Arpa.
Danza
Wanda Wanni, Movimento Danza, Enrico Musmeci, Sara Pappalardo, Naike Negretti, Alessandra Ambra, Sergio Platania, Laviano Elisa, Francesca Romana Di Giorgio, Massimo Estero, Rosaria Fallico, Daniela Campione, Enzo Ventimiglia, Patrizia Barassi.
Coro
Mille Regretz, Angelo Litrico, Freedom, Sturm und Drang, Scuola Vespucci, Salvo Bonsignore.
Installazioni
Daniela Orlando, Palmina Barbagallo, Angelo Cigolindo, Sofia Giardina, Francesco Paternò, Concetta De Pasquale, Lino D’Urso, Massimo Fichera, Maurizio Fragalà, Fra.lli Ingrassia, Anna Maria Squadrito, Marta Massano, Ambra Sciuto, Enzo Rovella, Umberto Naso, Daniela Costa, Lara Riguccio, Eleonora Bonanno, Giuseppe Lo Presti, Gloria Di Paola, Maria Pia D’Anna.
Teatri e compagnie teatrali
Teatro Stabile, Francesco Fazio, Viagrande Studios, Cuori Rivelati.
Performer
Vlady Stroligo, Alfio Caruso, Ermelinda Nuzzarello.
Poeti
Cinzia Accetta, Sebastiano Adernò, Maria Attanasio, Selenia Bellavia, Sebastiano Burgaretta, Luigi Carotenuto, Giuseppe Carotenuto, Giuseppe Condorelli, Claudia Di Stefano, Vincenzo Galvagno, Biagio Guerrera, Rita Caramma, Fabio D’Angelo, Paolo Gulfi, Naike La Biunda, Antonio Lanza, Alfio Licciardello, Paolo Lisi, Gaetano Magro, Josephine Pace, Giovanni Parentignoti, Alessandro Puglisi, Margherita Rimi, Pietro Russo, Ignazio Sauro, Biagio Salmeri, Angelo Santangelo, Giovanni Sollima, Luigi Taibbi, Emiliano Zappalà Grazia Calanna, Raffaele Gueli, Sebastiano Patanè, Santina Lazzara, Riccardo Costa Lunga, Francesco Margani, Rita Marta Massaro, Salvatore Randazzo, Gesuele Sciacca, Enza Scuderi, Salvatore Solarino, Francesca Taibbi, Pietro Taranto, Gisella Torrisi, Anna Di Leo.
Associazioni
Le Metamorfosi, Società Teosofica, Darshan, Regionale Danza, Culture Possibili, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, ARS NOVA, Atman, Cooperativa Mosaico, Orchestra Infantile, Isola Quassud, Steineriana Arch’i nuè, Danza Accademica T:M:B:, HdueO.
Magistrati
Marisa Acagnino, Simona Ragazzi, Rosalia Montineri, Tanella Distefano, Alessandro Dagnino, Mariano Sciacca, Giovannella Scaminaci, Antonella Barrera, Alessandro Sorrentino, Bruno Di Marco, Michelangelo Patanè, Tiziana Laudani, Agata Consoli, Fabio Regolo, Angelo Costanzo, Dora Bonifacio, Lina Trovato, Daniela Monaco Crea, Flavia Panzano, Santino Mirabelle, Rosaria Castorina, Giovanni Salvi.
Avvocati
Giuseppe Castiglione, Claudia Barcellona, Orazio Torrisi, Francesco Filogamo, Stefano Nobile, Elena Cassella, Sandra Guardo, Orazio Arena, Vincenzo Ragazzi, Andrea Fassari, Sergio Finocchiaro, Pergiuseppe Arena, Riccardo Todaro, Ferdinando Spilotri, Massimo Ferrante, Ivan Ficicchia, Pierluca Raciti, Gianluca Scardaci, Michele Galati, Luca Sagneri, Isidoro Barbagallo, Renato Chizzoni, Erica Criscione, Carmelo Di Luca Cardillo, Lucia Battaglia, Cristina Liuzzo, Salvatore Leotta, Maria Chisari, Francesca Patanè, Marco Navarria, Angela Chimento, Riccardo liotta, Stafania Ecora, Denise Caruso, Lucia Spampinato Stefania Torrisi, Cludia Cassella, Lina Chimento, Di Stefano Domenico, Sergio Spina, Sergio Spina, Giovanni Monfrini, Giuseppe Passarello, Pina Morina, Giusy Scaccianoc.
L'opera