Antonio Presti (49)

La poetica di Antonio Presti

Dopo il restauro_Una curva gettata alle spalle del tempo_Paolo Schiavocampo (10)

Devozione alla Bellezza

Sono qui per stupirmi.
Con lo stupore si inizia ed anche con lo stupore si termina, e tuttavia non è un cammino vano.
Se ammiro un muschio, un cristallo,
un fiore oppure un cielo nuvoloso,
un mare con il pacato respiro da gigante….
Ogni volta che riesco a vivere in sintonia
con un frammento di natura
grazie all’occhio o ad un altro senso,
ogni volta che sono da esso attirato ed incantato,
aprendomi per un attimo, allora dimentico – in quello stesso istante – tutto l’avido cieco mondo delle umane ristrettezze,
ed invece di pensare o di impartire ordini,
invece di conquistare o di sfruttare,
di combattere o di organizzare
in quell’istante non faccio altro che “stupirmi”
e con questo stupore
non solo divengo fratello di tutti i poeti,
i saggi, ma anche fratello di tutto ciò che ammiro
e sperimento come mondo vivente;
della farfalla, dello scarabeo, della nuvola,
del fiume e dei monti
perché lungo il cammino dello stupore
sfuggo per un attimo al mondo della divisione
ed entro nel mondo dell’unità,
dove una cosa, una creatura dice all’altra “questo sei tu”.

– Antonio Presti

* Antonio Presti (1) copia 4

Dedicato a Antonio Presti

PER LA STORIA DELLA FIUMARA DI ANTONIO

Dalla materia che non esiste
sono entrato in un labirinto
uscito e salito su un’onda blu
ho poi finito discendendo una caverna
stanco; passai per un albergo sfatto
e là sognai una casa finale
Il fiume scorre sotto al mare
e una finestra dischiude il cielo
mi chiedo se mai vedrò
una mucca porporina volare
Qui in Sicilia
Dio, Cristo, la Madonna,
Lei la madre di suo padre
figlia di suo figlio
Altrove; la divina stella rossa di Marx
si oscura
Tanto tempo fa Serse ispezionando le sue vaste divisioni gridò:
Tra cento anni non saranno più!
Sicilia non Italia
Palermo tragico
Santo Stefano bello
Un giovane ricco sa che morirà
Egli crea la bellezza
e mi domanda perché?
Io, anch’io sto morendo
in vista di tutto ciò
il compito di quel che accade in vita
potrebbe essere possibilmente vero
io dico: restaura le tue case
e bada alla semina della tua terra
possiamo sempre attraversare lo stretto di Messina
Quando un tipo come me cambia terreno
non è senza uno scopo
Sono sempre nei pasticci con gli italiani
le mie parole non significano ciò che sembrano significare
Hai mai fatto la traversata in barca verso l’attica?
Chi è incapace di evitare il pedaggio?
Più vecchio sei più velocemente diventi più vecchio
nel tuo desiderio di servire i tuoi interessi
non distruggerò i tuoi forzieri
ti do tre strofe e un Darico
l’amore
Una volta sotto la zampa della sfinge
l’uomo fece un’apertura
il fragrante soffio d’antico Egitto
uscì fumante
Oh come sognai di fiutare
l’aria vecchia tremila anni!
Ora ai tempi miei un uomo ne ha fatta un’altra sottoterra
la fine della quale
contiene un’altra nave solare
l’odore è nuovo e madido
ancora in tempo (perché il tempo ospita)
il profumo dell’oggi
raggiungerà il naso del domani
Molte caverne ho conosciuto
una nella quale mia nonna
aveva cura di capre e limoni di Calabria
Cuma, studiai le foglie cadute
il venato messaggio su esse
ed imparai che la profezia era morta
Tusa, dove nessun orso andò mai in letargo, aveva un pipistrello dentro la sua caverna
che era stata fatta d’un uomo.

– Gregory Corso