Una rete di scuole per affermare l’educazione alla cittadinanza scegliendo come valore “essere polis”
Se tradizionalmente la bandiera è simbolo del luogo che rappresenta, di una storia e di un’identità comune, la Fiumara d’Arte di Antonio Presti, con le scuole di Librino e della città di Catania, ha proposto la bandiera come simbolo di una riflessione sull’etica e sul valore dell’impegno morale e civile.
Il senso del progetto è stato quello di voler aggregare intorno ad un’idea, lavorare per la creatività e l’affermazione di un’identità culturale, rendere materica quella spiritualità che le nuove generazioni stanno costruendo, nella nostra “non utopica” speranza che tale affermazione di bellezza e di cittadinanza resti e si accresca negli adulti che diventeranno.
Affermare l’etica dell’impegno in una società contemporanea che ha nuovamente compreso la preziosità della filosofia pratica, in grado di indicare valori, di giudicare la realtà esistente in termini di bene e male, giusto e ingiusto.
Da questa riaffermazione dell’etica viene fuori il “principio di responsabilità” verso le generazioni future che non devono più domandarsi solo “che cosa è utile fare?” ma anche “che cosa è giusto fare?”.
Fiumara d’Arte ha voluto coinvolgere culturalmente le scuole per proporre alla città la bandiera vista come simbolo di una morale ricercata e consapevole, che sceglie il valore di “essere impegno”. L’impegno per una città unita e consapevole di bellezza. L’impegno di un progetto di vita che abbia occhi e cuore sul futuro.
Una bandiera di educazione alla cittadinanza che ha affermato il suo essere città non più identificandosi in quel centro lontano dalla periferia, ma ritrovandosi unita nella condivisione di una conquistata identità morale.
Lo spirito che anima quest’etica dell’impegno è stato tradotto in linguaggio pittorico-estetico sulla bandiera da realizzare.
Le scuole
I.C. Brancati, I.C. Campanella-Sturzo, I.C. Dusmet, I.C. Fontanarossa, I.C. Angelo Musco, I.C. Pestalozzi, I.C. Coppola, C.D. D’Annunzio, I.C.Grazia Deledda, I.C. Don Milani –D’Annunzio, C.D. Filippo Corridoni, C.D. Malerba, C.D. Pizzigoni, C.D. Sauro, C.D. Verga, Istituto agrario Eredia, Istituto Alberghiero, I.C. Meucci, I.C. Sammartino Pardo, I.C. Vittorino da Feltre, I.P.S.I.A. Olivetti, Istituto Salesiano, Istituto San Giuseppe, Istituto Savoia, I.T. Archimede, I.T.I.S. S. Cannizzaro, I.T. Marconi, Liceo Artistico, Liceo Classico M. Cutelli, Liceo linguistico Hugo, Liceo scientifico E. Boggio Lera, Scuola elementare De Amicis, I.C. Cesare Battisti, Scuola elementare Capuana-Pirandello-Di Bartolo, S.S.P. Cirino la Rosa, Scuola elementare Rapisardi, I.C. Capponi – Recupero, C.D. Caronda, Scuola Secondaria 1° grado C. B. Cavour, I.T.C. De Felice Giuffrida, I.C.S. Federico De Roberto, I.C.S., De Sanctis, I.T.N. Duca degli Abruzzi – I.P.I.A.M. Cristoforo Colombo, I.T.A.S. Luigi Einaudi, Liceo Scientifico Sperimentale Empedocle, I.I.S.S. Carlo Gemmellaro, C.D. Sante Giuffrida,
I.C.S. San Giovanni Bosco, Liceo Artistico Emilio Greco, Istituto d’Istruzione Superiore Lucia Mangano, I.C. Martoglio – Biscari, S.P.P. Mary Poppins, I.C. S. Giuseppe Parini, I.C. Petrarca, Liceo Scientifico Principe Umberto, Liceo delle scienze sociali Turrisi Colonna, Polo Didattico Accademico Val di Noto-Noto (SR), I.C.S. Amerigo Vespucci, I.C. XX Settembre, I.P.S.S.A.R. Karol Wojtyla, I.C.S. “Pietro Mascagni”, I.C.S. “Bruno Monterosso”, I.C.S. “San Giorgio”, I.P.S.C.T. “E. Fermi”, I.S. “Albert Einstein”, I.S.P. “A. Moravia”, L.S. “G. Lombardo Radice”, Scuola Media “Giovanni XXIII”, I.C.S. “Diaz / Manzoni”
Le associazioni
Comitato cittadino Rinascita di San Giorgio, Oratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo II, Oratorio Talita Kum, Parrocchia Santa Chiara in Librino, Centro Diurno per minori Primavera, Parrocchia Resurrezione del Signore di Librino A.C. Sicilia 71 – Mascalucia
Gli studenti e gli abitanti di Librino e le scuole della città di Catania sono stati i protagonisti di questo progetto che, attraverso un manifesto etico, hanno affermato un rinnovato spirito di cittadinanza per coinvolgere tutta la città e sottoscrivere quest’importante iniziativa. Le riflessioni sul tema dell’etica e dell’educazione alla cittadinanza sono state tradotte in opere pittoriche, dando vita così a 500 bandiere dipinte che sono state messe in mostra per 10 giorni presso la Facoltà di lettere ubicata al Monastero dei Benedettini a Catania, e successivamente installate sui pali della luce dalla zona della playa di Catania fino alla zona di Bicocca, sempre lungo l’asse dei servizi.
La materia cambia aspetto, acquista nuova consistenza, si rigenera ma non si butta. In arte, come in natura, tutto si trasforma. Protagoniste del progetto sono le 500 bandiere etiche che, realizzate dagli studenti di 50 scuole catanesi, per tutta l’estate del 2004 sono state esposte sui piloni della luce, lungo l’asse dei servizi di Bicocca.
Sono stati gli stessi studenti a rielaborarle, trasformandole in pannelli patch-work composti dai singoli pezzi ritagliati dalle tele, ognuno rappresentante uno specifico valore, che successivamente è stato ricucito con gli altri frammenti ricavati dalle altre bandiere. Il risultato finale sono stati sessanta grandi puzzle raffiguranti un grande valore superiore. Tutti i lavori sono stati donati all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania.
Anche in questo progetto sono stati coinvolti gli studenti che, in una prima fase, hanno approfondito il tema dell’acqua attraverso uno studio teorico su questo elemento e sulle relative problematiche. A conclusione i ragazzi hanno stilato un manifesto etico sull’acqua, ovvero un breve scritto che ha espresso, in maniera sintetica, la loro nuova consapevolezza e le conclusioni di ordine etico maturate sull’argomento grazie allo studio condotto.
Gli stessi hanno successivamente estrapolato i messaggi contenuti in questo testo etico per metterli in evidenza su delle bandiere, da loro realizzate, rappresentative del senso di un percorso che una città ed i suoi abitanti, primi fra tutti i giovani, hanno condotto verso l’affermazione di una cittadinanza consapevole e verso la rinascita di una coscienza critica sull’acqua che si rende manifesta.
Le bandiere e i manifesti etici di ciascuna scuola sono stati in mostra in un percorso espositivo dove protagoniste sono le scuole stesse (suddivise per territorialità). Assieme a quello dell’acqua i ragazzi hanno realizzato altre bandiere su altri temi quali il valore, la gioia, la positività e la bellezza della vita. Tutte opere che sono state donate successivamente all’Ospedale Garibaldi, mentre le bandiere sull’acqua sono state installate sui pali della luce dell’Asse dei Servizi della città. Al termine del progetto, con una grande festa a Librino, sono state selezionate le bandiere da offrire in dono al Presidente della Repubblica, al Prefetto e alle associazioni etiche.
Un progetto nato con l’intenzione di sottolineare il ruolo attivo e fondamentale della scuola nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, dello sviluppo della comunità di appartenenza e del valore dell’impegno civile e culturale.
Le scuole del quartiere Librino, in collaborazione con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, hanno rinnovano il dono delle bandiere-quadro per regalare un pensiero di gioia e di speranza. Con i loro colori e le parole gli studenti hanno contribuito ad umanizzare un luogo come l’ospedale, normalmente associato alla malattia e al dolore: un messaggio positivo per i ragazzi che hanno partecipano al progetto e un sostegno simbolico per i degenti e i loro familiari. Il tema del progetto è stato elaborato intorno a tre grandi archetipi: la Grande Madre donatrice di vita fertilità; la Grande Madre come rifugio e guarigione; la Grande Madre Anziana portatrice del ciclo della morte e della rinascita. Il Policlinico “Gaspare Rodolico” di Catania ha accolto le bandiere allestendo una mostra permanente nelle corsie e all’interno dei vari reparti, per regalare un pensiero di bellezza a tutti coloro che le guardano e testimoniare la gioia del dono più grande: la Vita.
Accanto al tema fondamentale che ha animato il progetto “La Grande Madre”, ogni anno sono state proposte riflessioni sui grandi valori dell’esistenza ed attività multidisciplinari che abbracciano la poesia, l’arte, l’educazione ambientale e civica. Il progetto ha coinvolto tutte le scuole elementari e medie del quartiere di Librino. Nodo centrale è stata la riflessione sul ruolo della donna nella società contemporanea. Tema che accomuna anche il più ampio progetto che porterà alla nascita della “Porta della Bellezza” lunga 500 metri, creata da 2000 studenti insieme alle loro mamme e da artisti di fama internazionale. Le tele che andranno in dono agli ospedali “Vittorio Emanuele” e “Santo Bambino” sono state realizzate dagli studenti delle nove scuole di Librino ed esposte in mostra permanente.
Il progetto è stato voluto ed immaginato per indirizzare gli studenti ad una maggiore e più approfondita conoscenza della Costituzione ed invitarli ad apprezzarne la Bellezza. Per dare un significato concreto all’impegno degli studenti di Catania, uniti nel nome della Costituzione Italiana, gli istituti scolastici hanno realizzato 50 Bandiere ispirate ai valori etici, sociali e civili. Insieme agli alunni delle scuole catanesi, e alle associazioni di volontariato e agli oratori di Librino, hanno dato un contributo artistico anche gli allievi del Liceo Artistico Emilio Greco e del Polo Didattico Accademico Val di Noto. L’Azienda universitario-ospedaliera Policlinico – Vittorio Emanuele di Catania ha accolto le bandiere dando vita ad una mostra permanente all’interno dei vari reparti dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. La Fondazione Fiumara d’Arte ha voluto così regalare un pensiero di bellezza e di speranza e testimoniare la gioia del dono e della solidarietà. Tutte le bandiere realizzate dalle scuole sono state successivamente installate sui pali della luce lungo la tangenziale di collegamento con l’aeroporto e Librino (Asse dei servizi).
Ancora una volta tornano a sventolare sui pali della luce dell’asse dei servizi, tra l’aeroporto Fontanarossa e Librino, le bandiere realizzate dagli studenti 50 scuole coinvolte nel progetto. Il messaggio che arriva dal dono di centinaia nuove bandiere è stato di cittadinanza e di voglia di legalità. Un invito esplicito alla riflessione: i ragazzi di Catania hanno voluto inviare un messaggio autorevole legato al valore della Costituzione Italiana e ai festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Il messaggio di solidarietà degli studenti si è diffuso attraverso il linguaggio artistico della pittura giungendo, nuovamente, nei luoghi di sofferenza. Il progetto, difatti, ha anche rinnovato l’intesa con l’azienda ospedaliero-universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele” per la realizzazione di una mostra permanente nei locali della struttura sanitaria. Una parte delle bandiere realizzate, sono così diventate opere d’arte in mostra permanente nei reparti dell’ospedale, dedicate a chi vive un momento di sconforto e ha bisogno di una parola o di un gesto di solidarietà.
L'opera
Gli studenti e gli abitanti di Librino e le scuole della città di Catania sono stati i protagonisti di questo progetto che, attraverso un manifesto etico, hanno affermato un rinnovato spirito di cittadinanza per coinvolgere tutta la città e sottoscrivere quest’importante iniziativa. Le riflessioni sul tema dell’etica e dell’educazione alla cittadinanza sono state tradotte in opere pittoriche, dando vita così a 500 bandiere dipinte che sono state messe in mostra per 10 giorni presso la Facoltà di lettere ubicata al Monastero dei Benedettini a Catania, e successivamente installate sui pali della luce dalla zona della playa di Catania fino alla zona di Bicocca, sempre lungo l’asse dei servizi.
Galleria
Se tradizionalmente la bandiera è simbolo del luogo che rappresenta, di una storia e di un’identità comune, la Fiumara d’Arte di Antonio Presti, con le scuole di Librino e della città di Catania, ha proposto la bandiera come simbolo di una riflessione sull’etica e sul valore dell’impegno morale e civile.
Il senso del progetto è stato quello di voler aggregare intorno ad un’idea, lavorare per la creatività e l’affermazione di un’identità culturale, rendere materica quella spiritualità che le nuove generazioni stanno costruendo, nella nostra “non utopica” speranza che tale affermazione di bellezza e di cittadinanza resti e si accresca negli adulti che diventeranno.
Affermare l’etica dell’impegno in una società contemporanea che ha nuovamente compreso la preziosità della filosofia pratica, in grado di indicare valori, di giudicare la realtà esistente in termini di bene e male, giusto e ingiusto.
Da questa riaffermazione dell’etica viene fuori il “principio di responsabilità” verso le generazioni future che non devono più domandarsi solo “che cosa è utile fare?” ma anche “che cosa è giusto fare?”.
Fiumara d’Arte ha voluto coinvolgere culturalmente le scuole per proporre alla città la bandiera vista come simbolo di una morale ricercata e consapevole, che sceglie il valore di “essere impegno”. L’impegno per una città unita e consapevole di bellezza. L’impegno di un progetto di vita che abbia occhi e cuore sul futuro.
Una bandiera di educazione alla cittadinanza che ha affermato il suo essere città non più identificandosi in quel centro lontano dalla periferia, ma ritrovandosi unita nella condivisione di una conquistata identità morale.
Lo spirito che anima quest’etica dell’impegno è stato tradotto in linguaggio pittorico-estetico sulla bandiera da realizzare.
Galleria: Io sono acqua. Ospedale Policlinico a Palermo (2006-2007)
Galleria: Io sono acqua. Librino e ospedale Garibaldi a Catania (2006-2007)
Un progetto nato con l’intenzione di sottolineare il ruolo attivo e fondamentale della scuola nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, dello sviluppo della comunità di appartenenza e del valore dell’impegno civile e culturale.
Le scuole del quartiere Librino, in collaborazione con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, hanno rinnovano il dono delle bandiere-quadro per regalare un pensiero di gioia e di speranza. Con i loro colori e le parole gli studenti hanno contribuito ad umanizzare un luogo come l’ospedale, normalmente associato alla malattia e al dolore: un messaggio positivo per i ragazzi che hanno partecipano al progetto e un sostegno simbolico per i degenti e i loro familiari. Il tema del progetto è stato elaborato intorno a tre grandi archetipi: la Grande Madre donatrice di vita fertilità; la Grande Madre come rifugio e guarigione; la Grande Madre Anziana portatrice del ciclo della morte e della rinascita. Il Policlinico “Gaspare Rodolico” di Catania ha accolto le bandiere allestendo una mostra permanente nelle corsie e all’interno dei vari reparti, per regalare un pensiero di bellezza a tutti coloro che le guardano e testimoniare la gioia del dono più grande: la Vita.
Galleria: La grande madre. Ospedale Policlinico di Catania. 2007-2008
Accanto al tema fondamentale che ha animato il progetto “La Grande Madre”, ogni anno sono state proposte riflessioni sui grandi valori dell’esistenza ed attività multidisciplinari che abbracciano la poesia, l’arte, l’educazione ambientale e civica. Il progetto ha coinvolto tutte le scuole elementari e medie del quartiere di Librino. Nodo centrale è stata la riflessione sul ruolo della donna nella società contemporanea. Tema che accomuna anche il più ampio progetto che porterà alla nascita della “Porta della Bellezza” lunga 500 metri, creata da 2000 studenti insieme alle loro mamme e da artisti di fama internazionale. Le tele che andranno in dono agli ospedali “Vittorio Emanuele” e “Santo Bambino” sono state realizzate dagli studenti delle nove scuole di Librino ed esposte in mostra permanente.
Galleria: Il valore dell'essere. Ospedale Vittorio Emanuele e Santo Bambini di Catania. A.S. 2008-2009